La scelta della fotocamera, se non si è un foto amatore navigato o di media esperienza, è una questione alquanto complessa. Inizialmente ho girato a lungo per i forum e i siti per cercare di farmi una idea generale, ed orientarsi è stata davvero una delle cose più difficili perché spesso i commenti degli utenti sono delle partigianerie estremiste.
Partiamo con ordine, volete fare delle foto viceversa non sareste a leggere queste righe. Ok ma che tipo di foto avete in mente? foto della festa dei figli / nipoti, foto al museo o in vacanza, foto di interni, foto in montagna, ritratti o foto occasionali di tutto un po’ ?
Questa domanda vedo non viene mai posta, anche perché molti risponderebbero “eh devo fare foto, no?!“. E’ vero che la macchina fotografica può considerasi un oggetto la cui funzione prescinde dal momento, cioè da dove e come svolge il suo lavoro, ma se già siamo a conoscenza che faremo al 90% foto di un determinato tipo potremo dirigere meglio le nostre scelte, tecniche ed economiche, poiché in commercio vi sono modelli che lavorano al meglio in determinate condizioni.
Se andate sulle pagine web del modello di un produttore a caso, questo si vanterà che anche la più economica che ha a catalogo è in grado di fare tutto, di più e in modo mirabolante. Alla fine del percorso di questo piccolo corso scoprirete da soli che cosa guardare e che dati vagliare.
Nei vari forum vedrete che la prima partigianeria è “Esiste la Reflex e tutto il resto è fuffa “. Le reflex, come evidenziato nell’articolo sul sensore e i megapixel, hanno per l’appunto i sensori di dimensioni maggiori, ergo una qualità maggiore, ergo un costo maggiore. Se la ponessimo in una ideale “piramide” sarebbe in cima ad essa poiché è l’apparato che permette di gestire praticamente tutte le situazioni. Diciamo che in linea di massima comprare una Reflex corrisponde a non fare errori. Peccato però che esistano dei fattori come, ottica, peso e costo per cui sicuramente la Reflex sarà in grado di gestire la situazione qualunque, ma attraverso determinate conoscenze la scelta di una compatta digitale o una bridge possono essere più azzeccate in termini economici o di facilità d’uso o di trasporto.
In questo articolo ci focalizziamo sulla reflex. Il nome deriva da single-lens reflex (sigla SLR) abbreviato in reflex. Questa costruzione deriva dalle macchine a rullino anche se sostanzialmente è rimasta invariata per le digitali. La luce penetra attraverso l’ottica per colpire uno specchio posto a 45° verso l’alto. L’immagine riflessa viene proiettata su un penta prisma la cui caratteristica è quella di convertire la luce a 90°, ovvero nel nostro caso attraverso il mirino della macchina fotografica. Quindi quello che vedremo attraverso il mirino sarà, attraverso un ingegnoso gioco di specchi. Essa sarà realmente quello che il sensore vede in dimensioni (con alcuni distinguo) e tempo, ovvero senza nessun ritardo al contrario di quello che accade ad esempio alle digitali compatte che vedremo in altro articolo.
Nella immagine qui sopra si vede il tragitto (linea gialla) che l’immagine compie fino ad arrivare al mirino. Nel momento in cui scattiamo la foto lo specchio posto a 45° andrà a sollevarsi interrompendo questo flusso di luce, da qui il caratteristico momento di “nero” durante lo scatto di una reflex. Il sensore posto dietro allo specchio riceverà la luce che sarà tradotta in immagine. L’operazione viene effettuata in tempi fulminei e genera il classico ed iconico “click” meccanico delle macchine fotografiche di questo tipo.
Poco sopra ho fatto un distinguo sul concetto di dimensione che vediamo nel mirino. Fino a non molti anni fa era anche la dimensione della foto, oggi esistono vari formati, appunto il 4:3 o il più moderno 16:9 e le reflex che nel frattempo sono diventate, appunto, digitali, si sono adeguate a questi “dogmi”. Questo significa per relazione diretta che l’immagine che vedete, possa non essere nelle dimensioni a quella che poi viene catturata realmente. Inoltre alcuni produttori esplicitano nelle caratteristiche tecniche questo aspetto dichiarando che la dimensione dello specchio o del sensore corrisponde ad una data percentuale di copertura.